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giovedì 27 giugno 2013

De Laurentis non fà sconti al Matador

Nessun confronto per ottenere uno sconto sulla clausola rescissoria. Aurelio De Laurentiis è stato chiaro a margine dell'assemblea di Lega.

Ieri sera Edinson Cavani aveva ribadito la sua intenzione subito dopo la sconfitta con il Brasile in Confederations Cup: "Per ora sono del Napoli e appartengo a questa squadra. Presto parlerò con il presidente. Ho sempre rispettato la mia città e i miei compagni, mi chiarirò con De Laurentiis".

Per il patron, però, questo faccia a faccia non è necessario: "Non mi serve  -  ha spiegato  -  esiste la clausola rescissoria. Se una squadra metterà sul piatto i 63 milioni, noi non potremmo sottrarci. Credo sia ingiusto distrarre un fuoriclasse come Cavani durante un torneo. Adesso godrà di un periodo di vacanza in cui penserà al suo futuro. Se ci sarà la giusta offerta, non ci saranno problemi, altrimenti Cavani resterà e giocherà nel Napoli. Finora io ho parlato solo con il Manchester City, ma non c'erano i presupposti giusti per chiudere la trattativa. Comunque Edi ha già fatto chiarezza precisando che alcune dichiarazioni erano della famiglia e non le sue. Gli unici autorizzati a parlare sono il presidente del Napoli, Cavani stesso e il suo agente, Pierpaolo Triulzi".

Questa situazione sicuramente condiziona gli scenari futuri del Napoli: "Tutto dipende da lui per il mercato. E' prematuro fare discorsi sulla rosa del prossimo campionato. Tra l'altro dobbiamo partire prima per il ritiro: saranno giorni fondamentali per Rafa Benitez per capire di chi ha bisogno e di chi no. Il nostro allenatore è un uomo straordinario, ha grande serenità. Utilizza modi precisi e tranquilli, ma ha comunque tanta grinta e un approccio cazzuto".

De Laurentiis si sofferma pure sulla questione Zuniga che resterà anche se l'anno prossimo si svincolerà a parametro zero: "Non è cedibile, l'ho sempre detto. Solo se Benitez non lo vuole, lo cederò, poi al termine di questo campionato si sceglierà la squadra che preferisce". Nessun favore alla Juventus, dunque. La rivalità si rinnova: "E' sempre la sfida più bella. Noi, comunque, vogliamo rafforzarci per essere competitivi nel mondo. Duellare con la Juve non è il nostro scopo. La rispettiamo e la temiamo così come faranno loro nei nostri confronti. L'arrivo di Tevez? Evidentemente Marotta e Conte l'hanno valutato un rinforzo giusto".

La chiusura è sulla recente indagine della Guardia di Finanza sui contratti dei giocatori. "Sono stati richiesti dei documenti, vedremo cosa accadrà. Se si farà chiarezza, sarò l'uomo più felice del mondo".

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